lunedì 25 febbraio 2013

Dedicato a Billy Strayhorn (Blood Count)



Nel mio percorso di ricerca musicale mi sono recentemente imbattuto nelle affascinanti melodie delle composizioni di un grande pianista, compositore e arrangiatore: Billy Strayhorn.
Billy era un musicista che aveva studiato per diventare un pianista classico negli anni in cui i neri americani lottavano per i diritti civili ed ebbe modo di scoprire ben presto (come avrebbe anche fatto la "collega" Nina Simone) che quel mondo accademico della musica classica era saldamente controllato dai bianchi e che sarebbe stato molto difficile lavorare e far carriera con la musica che lui amava.
Ma quelli erano anche anni formidabili e creativi per la cultura nera americana ed il jazz si stava aprendo la sua strada con uomini che avrebbero rivoluzionato la musica per sempre, ed è in questa cornice che Billy incontrò il "Duca", l'immenso Duke Ellington e con lui avrebbe lavorato in quei brevi anni di vita che gli sarebbero rimasti.

Dal repertorio di Strayhorn ho scelto un brano molto delicato, una dolce ballad che il compositore scrisse sul letto di ospedale prima di morire e che consegnò a Duke il quale la registrò con l'orchestra alcuni mesi dopo la morte del pianista. 
La song si chiama "Blood Count" (che significa "conteggio dei globuli bianchi e rossi").
Nel mio arrangiamento per due chitarre si può distinguere la prima melodia che è il tema della song e la seconda melodia, da me in alcune parti improvvisata ed in altre parti composta con materiale melodico proveniente dalla Messe Sollennele di Giacchino Rossini.

Buon ascolto!

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